DOMENICA  23 GIUGNO FESTA DEL CORPUS DOMINI

Il “Corpus Domini” (espressione latina che significa “Corpo del Signore”), più propriamente “Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo”, è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica. Si celebra il giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità in tutte le chiese cattedrali del mondo e qui in Italia, dopo la soppressione della festività civile, in tutte le parrocchie la domenica successiva. Rievoca, in una circostanza liturgica meno carica, la liturgia della “Messa in Caena Domini” del Giovedì Santo. “La festa del Corpus Domini – dirà Papa Benedetto XVI° nell’omelia del 23 giugno 2011 nella basilica di San Giovanni in Laterano – è inseparabile dal Giovedì Santo, dalla Messa in Caena Domini, nella quale si celebra solennemente l’istituzione dell’Eucarestia. Mentre nella sera del Giovedì Santo si rivive il mistero di Cristo che si offre a noi nel pane spezzato e nel vino versato, nella ricorrenza del Corpus Domini, questo stesso mistero viene proposto all’adorazione e alla meditazione del Popolo di Dio, e il Santissimo Sacramento viene portato in processione per le vie delle città e dei villaggi, per manifestare che Cristo risorto cammina in mezzo a noi e ci guida verso il Regno dei cieli…”.

La festa nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per ribadire e celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucarestia in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica. Fu il Papa Urbano IV°, nel 1264, da Orvieto dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia (non andrà mai a Roma) ad estendere la solennità a tutta la Chiesa. All’anno precedente si fa risalire tradizionalmente anche il Miracolo eucaristico di Bolsena e l’inizio della costruzione del Duomo di Orvieto, compresa la composizione di quel bellissimo inno all’Eucarestia che è il “Pange lingua”, con il finale del “Tantum ergo”, ad opera di San Tommaso d’Aquino che era in quegli anni il teologo papale.

Da allora, nei secoli, il nostro popolo, anche a Rapolano non ha mai mancato l’appuntamento con Gesù Sacramentato che passa, seguito da tutto il popolo, per le vie del nostro paese, tanto da dedicare al “Corpus Domini” una delle chiese più belle di Rapolano.

Così anche quest’anno la nostra comunità parrocchiale vuole di nuovo riassaporare il clima di devozione e di festa che i nostri progenitori hanno tramandato. Lo faremo cercando di far rivivere, per quanto possibile, la tradizione.

Ci ritroveremo tutti alle 10,30 in Chiesa Parrocchiale per la Messa solenne e da dove partirà subito dopo la solenne celebrazione per le vie del Centro Storico la processione. Non deve mancare nessuno: soprattutto i ragazzi che lo scorso 19 maggio hanno fatto la loro prima comunione vestiti come in quella indimenticabile mattinata, insieme ai loro genitori (babbo e mamma); i ragazzi della Cresima che per la prima volta hanno professato la loro fede davanti a tutta la comunità parrocchiale radunata intorno al nostro Vescovo.

Dalla Chiesa Parrocchiale percorreremo Via dei Goti, Piazza Matteotti, di nuovo Via dei Goti, Piazza del Mercato, Largo Fratelli Cervi, Piazza Matteotti, Via dei Monaci fino a tornare alla Chiesa Parrocchiale dove termineremo con la Benedizione Eucaristica.

Invito allora tutte le famiglie che abitano lungo il percorso ad esporre alle finestre, come avveniva una volta, arazzi e festoni, mentre speriamo che qualche volenteroso, addobbi con piante e fiori (magari con la riproduzione di simboli eucaristici) marciapiedi e spazi condominiali. Non sarà però un ritornare al passato, ma il riaffermare, nel presente, nei giorni in cui viviamo, la fede dei rapolanesi nella reale presenza fra noi del Signore Risorto che passa per le nostre strade vivo e reale come duemila anni fa in Palestina.

Don Mariusz