Carissimi Genitori, pace e bene.

Anche quest’anno vorrei rivolgervi un saluto e un augurio in occasione della Festa di Santa Famiglia. Desidero commentare con Voi il messaggio di Santo Padre Francesco scritto per Voi sul tema: La fede si tramanda in famiglia. Santo Padre dice: «La Chiesa è madre se trasmette la fede nell’amore, sempre con aria di amore» ricordando che «non si può trasmettere la fede senza questa aria materna». Tanto che «qualcuno ha scritto elegantemente» che «la fede non si dà, si partorisce». Ed è appunto «la Chiesa che partorisce in noi la fede: cioè, la trasmissione della fede sempre si dà nell’aria dell’amore, della madre Chiesa, si dà a casa». È questa fede ci è stata trasmessa attraverso il sacramento del battesimo.

Lo stesso san Paolo «ricorda a Timoteo, bello quel passo, “io ricordo la fede della tua mamma e di tua nonna”». Dunque, ha spiegato Francesco, «è la fede che va trasmessa di generazione in generazione, come un dono». Ma sempre «nell’amore, nell’amore della famiglia: lì si trasmette la fede, non solo con parole, ma con amore, con carezze, con tenerezza».

Il Pontefice ha anche riproposto, a questo riguardo, l’episodio raccontato nel libro dei Maccabei, «quando quella donna dava forza ai sette figli davanti al martirio: nel testo si dice due volte che quella donna parlava ai figli in lingua materna, parlava in lingua, dava loro forza nella fede ma in lingua materna». Perché «la vera fede si trasmette sempre in dialetto: il dialetto dell’amore, della famiglia, della casa, quello che si capisce nell’aria». E «forse la lingua è la stessa, ma c’è qualcosa di dialetto lì, e lì si trasmette la fede “maternalmente”».

In sostanza, ha spiegato il Papa, se il «primo atteggiamento per la trasmissione della fede è l’amore, un altro atteggiamento è la testimonianza». In realtà, «trasmettere la fede non è fare proselitismo: è un’altra cosa, è più grande ancora». Certo, «non è cercare gente che appoggi questa squadra di calcio, questo club, questo centro culturale: questo sta bene, ma per la fede non va il proselitismo». E «bene lo ha detto Benedetto XVI: “La Chiesa cresce non per proselitismo ma per attrazione”». Infatti, ha detto Francesco, «la fede si trasmette, ma per attrazione, cioè per testimonianza». E, ha aggiunto, «due apostoli, Filippo e Giacomo, che hanno dato la vita, hanno trasmesso la fede con testimonianza». Testimoniare la fede, dunque.

Dopo la nascita la Santa Famiglia viene salvata grazie all’aiuto di un “giusto”: san Giuseppe, spinto ad obbedire alle parole dell’angelo proprio dalla sua fiducia nel disegno divino e nel compimento della volontà celeste. “Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto”, proprio mentre Betlemme e i dintorni stavano per risuonare di pianti e lamenti, provocati dalla strage degli innocenti. Dopo la morte di Erode, sempre obbedendo alle parole dell’angelo, Giuseppe ritorna dall’Egitto, portando con sé Gesù e Maria, per stabilirsi a Nazareth. La fede in Dio e l’obbedienza alla sua parola possono cambiare il cammino della nostra vita. Così, è per la nostra salvezza che Dio ha salvato la Santa Famiglia.

Cosa possiamo imparare dalla Sacra Famiglia?

La prima cosa è proprio questa: che il padre sia presente nella famiglia. Che sia vicino alla moglie, per condividere tutto, gioie e dolori, fatiche e speranze. E che sia vicino ai figli nella loro crescita: quando giocano e quando si impegnano, quando sono spensierati e quando sono angosciati, quando si esprimono e quando sono taciturni, quando osano e quando hanno paura, quando fanno un passo sbagliato e quando ritrovano la strada; padre presente, sempre.

La seconda è la preghiera. Lo spirito della preghiera riconsegna il tempo a Dio, esce dalla ossessione di una vita alla quale manca sempre il tempo, ritrova la pace delle cose necessarie, e scopre la gioia di doni inaspettati. (…) Tu mamma, papà – dice Pontefice – insegna al bambino a pregare, a fare il segno della croce: questo è un compito bello delle mamme e dei papà! La preghiera è una grande iniezione di saggezza per l’intera società umana: soprattutto per quella che è troppo indaffarata, troppo presa, troppo distratta. Qualcuno deve pur cantare, anche per loro, cantare i segni di Dio, proclamare i segni di Dio, pregare per loro!

Carissimi Genitori, prendiamo sul serio queste riflessioni di Papa Francesco. Proviamo impegnarsi quest’anno nuovo che a breve comincia a non mancare alle nostre celebrazioni domenicali. Provate a non limitare la presenza dei vostri bambini a festa domenicale solo quando ci sono l’incontri del catechismo (come se ci fosse obbligo), ma che sia un vero incontro di tutta la famiglia con il Signore che ci rafforza e consola dopo una lunga e piena di difficoltà settimana di lavoro. Non fate diventare ai ragazzi una costrizione di andare alla messa ma venite insieme con loro a pregare e cosi date una bellissima testimonianza di fede. La messa è per tutti: non solo per i bambini, ragazzi e anziani. Papa Francesco insegna, che «nella messa ci sono le radici della nostra vita in Dio; le radici della nostra vita eterna, che Gesù ci ha donato con la sua incarnazione, passione, morte e risurrezione. Nell’eucarestia ci sono le radici!». E aggiunge di invocare «più spesso, nelle nostre giornate, lo Spirito Santo, per poter vivere con amore le cose ordinarie, e così renderle straordinarie».

Carissimi Padri delle Famiglie, oggi più che mai siete chiamati, come Giuseppe, a salvare la fede dei vostri bambini e della vostra famiglia. È come si difende questa fede? Papa dice citando s. Paolo che «è semplice»: «A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto». Quelle dell’apostolo sono parole chiare: «Ho trasmesso quello che ho ricevuto». Ricordano «la trasmissione della fede nell’amore, a casa».  Cari Babbi trasmettete la fede ai vostri Figli.

La festa domenicale è un prezioso regalo di Dio; un prezioso regalo che Dio ha fatto alla famiglia umana: non roviniamolo! – conclude il Papa.

Che il Signore benedica le Famiglie della nostra Parrocchia e tutte le famiglie del mondo. Ritorniamo a Nazareth a imparare dalla Santa Famiglia a vivere con Gesù. Auguri per la festa della Famiglia.

Domani alle 11.00 in Chiesa Parrocchiale affidiamo le nostre Famiglie al Signore. Non mancate per chiedere la Sua Benedizione.