Ecco i piccoli Babbi Natale della Nostra Parrocchia insieme ai loro genitori hanno partecipato all’iniziativa dei catechisti di una straordinaria raccolta dei viveri e vestiti desinata ai bisognosi.

Tema della condivisione e di attenzione verso le persone disagiate i bambini delle nostre elementari in modo esemplare hanno sviluppato a partire dalla festa della Madonna della Consolazione celebrata durante la settimana dal 6 al 13 settembre scorso, quando abbiamo cominciato a prepararsi per la prima comunione che dovrebbe essere celebrata all’inizio del mese di maggio 2021. Bambini della nostra parrocchia ogni domenica, a s. Francesco, condividono non soltanto i beni materiali mettendo ciascuno una piccola monetina nell’offertorio, ma pregano per tutti quanti si trovano nelle varie difficoltà, chiedendo per loro l’aiuto della Divina Providenza.

L’ambiente della chiesa di s. Francesco ci aiuta ulteriormente a pensare e vedere con maggior sensibilità e compassione i drammi e sofferenze degl’altri. Come ai tempi del Santo così ai tempi di Corona Virus i piccoli cristiani desiderosi di accostarsi alla comunione seguono eccellente esempio del partono della nostra Chiesa.

Si racconta che un giorno san Francesco d’Assisi incontrò una povera vecchietta che chiedeva l’elemosina. Non potendo resistere oltre, nella sua generosità, il Santo di Assisi le diede il suo mantello. Subito dopo fu preso da un sentimento di vanagloria per la bella figura che aveva fatto davanti alla folla che era lì attorno a lui. La gente iniziava già a lodarlo per quel gesto caritatevole, allora egli prese la parola e disse che non dovevano lodarlo perché, davanti a Dio, quell’azione non valeva niente dal momento che si era insuperbito (cf FF 716). San Francesco non voleva apparire esteriormente ciò che non era.
Questo episodio ci insegna ancora una volta che le nostre azioni varranno davanti a Dio nella misura dell’amore che ci metteremo. Un gesto caritatevole, fatto per vanagloria, è come un legno tarlato, bello dal di fuori, ma dentro è tutto vuoto. Una opera buona fatta per essere lodati è come le opere fatte dagli scribi e dai farisei, i quali si servivano di Dio come di uno sgabello per innalzarsi al di sopra degli altri. Si capisce come simili azioni valgano poco o nulla.
I piccoli delle elementari insieme ai loro genitori, spinti dal esempio di s. Francesco, ci fanno vedere l’autentico amore di Dio e del prossimo, e vedere sopratutto che le nostre azioni possono acquistare un valore molto grande. Che questo Natale sia per tutti, come per le famiglie delle elementari tempo di condivisione e di generosità. Così Dio sarà generoso con noi.

I doni natalizi raccolti durante s. Messa.

Grazie di cuore.