A voi, donne di Rapolano Terme ed Armaiolo,
il mio saluto più cordiale!

Ogni anno il 8 marzo ci ricorda la festa della Donna. Anche quest’oggi sotto la minaccia del Coronavirus questa festa ha il suo posto e la sua importanza. Siamo abituati che il mondo e i suoi eventi sono in continuo cambiamento ma rimane sempre la Mamma, la Donna la Sposa, che non cambia mai. Quest’anno 2020 la nostra comunità parrocchiale festeggerà gli Decennali della Madre della Consolazione. È per tutti noi il motivo di riscoprire di nuovo la dignità della Donna e il suo posto nella nostra vita.

Il santo papa, Giovanni Paolo II, il 29 giugno 1995 scrisse la Lettera alle Donne dove possiamo leggere: “Il punto di partenza di questo ideale dialogo (con la donna) non può che essere il grazie. La Chiesa – scrivevo ella Lettera apostolica Mulieris dignitatem – «desidera ringraziare la santissima Trinità per il “mistero della donna”, e, per ogni donna, per ciò che costituisce l’eterna misura della sua dignità femminile, per le “grandi opere di Dio” che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei».

Il grazie al Signore per il suo disegno sulla vocazione e la missione della donna nel mondo, diventa anche un concreto e diretto grazie alle donne, a ciascuna donna, per ciò che essa rappresenta nella vita dell’umanità.

Grazie a tedonna-madre, che ti fai grembo dell’essere umano nella gioia e nel travaglio di un’esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.

Grazie a tedonna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.

Grazie a tedonna-figlia donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.

Grazie a tedonna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l’indispensabile contributo che dai all’elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del «mistero», alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.

Grazie a tedonna-consacrata, che sull’esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all’amore di Dio, aiutando la Chiesa e l’intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta «sponsale», che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.

Grazie a tedonna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani”.

Mi piaceva, ricordare a tutte Voi, Care Donne, questa bellissima lettera del Papa Giovanni Paolo II, per farvi il mio augurio in questo giorni Festa. Non la vogliamo banalizzare e trascurare. Senza una donna – Mamma non ci sarebbe nessuno di noi e nessuno meglio che la Mamma ci ha trasmesso i comuni valori umani e cristiani. Olive Schreiner un giorno guardando lo specchio disse: “Non è mai esistito un grande uomo che non abbia avuto una grande madre” allora desidero augurare ai ragazzi di Rapolano Terme le grandi Mamme per diventare grandi uomini.

Ricordiamo anche il pensiero del grande scrittore William Shakespeare che guardando gli occhi della sua Mamma alla fine della vita ha lasciato questa profonda riflessione: “Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo”. Rimanendo ancora nel campo dei poeti e degli scrittori, degne di nota sono le citazioni dei grandi: Victor Hugo che scrive “Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore” e dello scrittore americano e aforista Mark Twain, che rivolgendosi al regno dei cieli domanda: “Che cosa sarebbe l’umanità, Signore, senza la donna? Sarebbe scarsa, Signore, terribilmente scarsa”.

Carissime Donne, Mamme e Spose, rivolgo a Voi il mio invito per la Cena Domini alle 11.00 in Chiesa Parrocchiale per chiedere per Voi l’intercessione della Nostra Madre Assunta perché il Signore Gesù, Suo Figlio, vi benedicesse e vi proteggesse.

Pregheremo insieme per Voi insieme ai vostri Mariti e Figli, che faticate tutti i giorni feriali e festivi, senza riposo e spesso senza gratitudine perché non vi manchi mai la pazienza e l’amore per la vostra famiglia e il nostro Grazie. Infine nel centro della preghiera sarà la supplica perché la nostra parrocchia abbia sante Mamme e spose, che aiutano a Gesù costruire la società cristiana e comunità di fede.

Che i Signore vi renda merito e buona festa.

Vostro Parroco don Mario