L’età adulta è l’età dell’adattamento. Maturare, è trovare il proprio posto nel mondo.
(Emmanuel Mounier)

Per diventare migliori e dei  campioni io e tu abbiamo bisogno di un serio allenamento, di una bella preparazione. Avreste mai pensato che l’oggi è una preparazione per la vita di domani? “le piante crescono, sempre e comunque: basta ci sia acqua e sole”. Comunque spero che condividiate con me questo pensiero: anche i ragazzi crescono e un giorno diventeranno adulti, non sono nati per rimanere bambini ma per diventare adulti e specialisti che coltivando la terra della loro vita diventeranno i protagonisti del proprio futuro e anche di quello del mondo! La vita la possiamo paragonare all’orto. Per averlo non basta mettere le piante ma ci vuole anche l’ambizione per coltivarlo. Lo stesso è la vita. Ci vuole ambizione e impegno per diventare un “fuori classe” e questo dipende da ognuno di voi. Ciascuno deve curare la propria crescita affinché non sia solo anagrafica (un numero nel registro del comune e della parrocchia), ma sopra tutto di sostanza. Quest’ultima fa parte dei valori che viviamo. Immaginate lo schermo della TV diviso in due. Da una parte un mondo di bugie, cattiverie e guerre e dall’altra parte un mondo di sincerità, carità e pace – il Regno di Dio. Che mondo avreste scelto? Vi confido la mia considerazione: il secondo ci piace, ma il primo è quello che viviamo ogni giorno e qui probabilmente troviamo il nostro contributo molto più sostanzioso che in quell’altro! E qui è il punto. Noi cristiani siamo nel mondo per aiutarlo a diventare il Regno di Dio. Questa domenica di Avvento ci fa capire come un uomo ha investito tutta la sua vita per rendere il mondo migliore, introducendo la buona notizia che è capace di cambiare le vite degli uomini e il destino del mondo.

Ecco Giovanni il Battista, l’ultimo dei grandi profeti. È un personaggio con un look abbastanza originale, ma il suo grido nel deserto arriva fino a noi oggi… (quanto abbiamo bisogno di persone che nonostante i deserti della vita continuino a gridare!!). Egli è testimone di una Buona Notizia che non è tanto una serie di regole da mettere in pratica, ma una questione di PREPARARE: prepararsi per incontrare una persona, Gesù! Farne esperienza per poterne essere annunciatori! Chi di voi che fa uno sport pensa alle regole e alla disciplina? Pensa piuttosto a prepararsi seguendo i consigli dell’allenatore e mettendo l’impegno personale per alzare un giorno la coppa dei campioni! Però …. prima deve fare tanti allenamenti, farsi vedere e sperare di trovare un giorno sulle tribune uno scopritore di talenti che ci farà diventare un campione. Giovanni Battista però ci dice una cosa diversa! Il caccia talenti ci ha già visto! Ci ha già scelto e si è fidato di noi! Facciamo parte della sua squadra che si chiama: Chiesa. Una squadra che attraverso ogni carisma dei suoi giocatori rende la vita degli altri bella e migliore. In che modo? Preparando i cuori e le vite che rendono attraente quella strada in cui il Signore vuole passare per rendere luminosi i nostri gesti, i nostri sorrisi, la nostra capacità di accoglienza e prossimità con le persone. Lasciamo “raddrizzare” da Lui, dal suo Amore le nostre strade storte, offriamogli un po’ di tempo per sentire quel grido nel deserto della nostra quotidianità spesso affollata da tante cose di cui potremmo fare a meno, riscopriamo i gesti semplici che sanno riscaldare il cuore e appianare le storture dell’egoismo e dell’indifferenza…. e apprezziamo e valorizziamo la pacata umiltà di chi ci viene incontro per mostrarci il Suo Amore perché diventi stile di vita anche per noi! Ecco il sito del giovane Beato Carlo Acutis che  dopo aver scoperto il suo allenatore http://www.miracolieucaristici.org/it/Liste/list.html è diventato in assoluto un fuoriclasse ed ha vinto la corona dei campioni. Il suo allenamento era la preghiera personale e la vita sacramentale. Pensate che gioia per tutta la famiglia ed il paese avere un ragazzo così.

Meditazione personale

Con tutta la confidenza che posso, ti chiedo di entrare nel segreto del tuo cuore per trovare quella bella inquietudine che ti ho messo dentro il giorno del tuo battesimo… l’inquietudine che parte da quel sogno di felicità nella tua vita, da quell’aspettativa alta quando intorno a te non c’è niente che riesce a soddisfare le attese del tuo cuore, da quel senso di giustizia e di verità che troppo spesso tanti calpestano. È arrivato il momento di far risplendere la grazia che ho posto in te!

È arrivato il momento di lasciare da parte tutti i compromessi, quelle mezze verità, quelle situazioni incomplete che ti trascini dietro e snaturano la bellezza di essere ad immagine e somiglianza mia. Basta con quelle maschere che ti rendono brutto, falso, che ti stanno facendo perdere la bellezza della tua identità! È arrivato il momento di fare della tua vita qualcosa di grande, di non accontentarti della mediocrità ma di volare alto, di impegnarti a vivere testimoniando con perseveranza la Buona Notizia che stai scoprendo via via che ci conosciamo, che passiamo del tempo di qualità insieme. È arrivato il tempo di essere un profeta nel tuo quotidiano e di urlare a gran voce nel deserto che sembra inghiottire nel non senso ogni nostra parola, ogni nostro sforzo per rendere migliore il nostro mondo! È arrivato il tempo di usare parole di consolazione, di parlare al cuore di chi ti sta accanto, di renderti balsamo capace di lenire le ferite delle persone a cui vuoi bene, ma anche di essere attento e non ignorare ogni forma di debolezza, di piccolezza… a non banalizzare le sofferenze degli altri! È arrivato il tempo di tirar fuori quello sguardo che sa valorizzare, che sa rendere bello, che incoraggia, che sostiene, che accompagna e che semplicemente ama e sa far festa nel sentirsi e far sentire amato! Sentiti mio inviato! Sentiti profeta nel tuo quotidiano!

Vi invito a far esperienza dei vostri genitori, che ogni giorno pensano a voi e si impegnano per la vostra crescita e per tutte le cose della vostra famiglia. Chiedete a loro: quante difficoltà e quante preoccupazioni avete per il mio futuro? Provate a consolarli!

Guardate ora la vostra vita personale con gli occhi di Gesù.

Un adulto creativo è un bambino sopravvissuto
(Ursula K. Le Guin)

Un abbraccio. Catechisti e don Mario