Meditazione personale

Ci credo che è possibile vivere il vangelo di questa terza domenica di Avvento in modo diverso perché Marco ci invita ad essere luce, confessare e non negare (sincerità), sandali e lacci (umiltà cioè saper pesare la propria autostima e la verità di sé stesso – chi sono)!!

Venne un uomo, dice il Vangelo, mandato da Dio, da Padre di Gesù, e quest’uomo ha un nome: Giovanni. Non venne un marziano, uno speciale con super poteri, ma semplicemente un uomo che doveva rendere testimonianza alla luce, confessare con la voce, indicarmi presente, vivo in mezzo al popolo!

Sì, il Padre e Gesù, per mezzo dello Spirito hanno mandato un uomo come messaggero: questa volta non hanno voluto mandare un angelo ma un uomo! Così fa anche oggi.

E così oggi Gesù ha bisogno di mandare Te: non avere paura, non devi essere speciale, non devi essere super, non devi essere perfetto, non devi essere il migliore …. Devi essere un ragazzo, una ragazza, un uomo, una donna… devi essere te stesso e te, proprio te, voglio mandare come messaggero che racconterà gioia della Sua nascita.

Ha bisogno di un ragazzo e di una ragazza come Te perché vali, perché “sei degno di stima ed io ti amo”. Per cui provo a cambiare l’inizio del Vangelo di questa domenica e mi piace scrivere: “Venne un ragazzo, una ragazza, un messaggero mandato da Dio: il suo nome era….” E metti il tuo nome al posto di quello di Giovanni … a te chiedo di essere testimone proprio come il Battista.

Sì, tu sei il messaggero, la messaggera di Gesù e hai il compito di rendere testimonianza alla luce! E sei il testimone quando altri guardando la Tua vita dicono: questo ragazzo la domenica va in chiesa, rispetta i genitori, famigliari, amici; è sincero; di lui mi posso fidare e ultimo: è di sana ambizione!

Sì, hai capito bene: tu sei capace di rendere luminoso il mondo, la casa, la scuola, la parrocchia, la palestra, il gruppo che frequenti ogni giorno.

Mi chiederai: ma come? Non devi fare niente altro che far vedere chi sei perché tu possiedi un cuore luminoso. Vali talmente tanto che puoi dare testimonianza alla luce.

Gesù oggi ci sta a dire: “Non avere timore, non spegnermi, non cancellarmi come si cancella un sms, una mail, un’amicizia da Facebook… non ho bisogno di un like buttato lì… ho bisogno di mettere radici nel tuo cuore, ho bisogno di vederti vero, vera, ho bisogno di vedere chi sei veramente… ho bisogno della tua trasparenza e della tua autenticità. Non m’interessa un profilo gonfiato, falso… ho bisogno di vedere chi sei veramente e solo così tu, credimi, sarai nella luce e sarai testimone luminoso del mio Amore, che è la luce vera. Allora non potrai negare il vero, il bene: Allora avrai coraggio di “confessare”, senza mai negare che solo con me si è se stessi! Avrai fierezza ed orgoglio di chi sei veramente, sarai pieno di gioia perché mi appartieni.

Non ti vergognerai di un “profilo autentico”, non ti vergognerai di far venire allo scoperto quanto per te è bello percepire che ti amo fino alla pazzia, fino a farmi piccolo a Betlemme, fino a farmi ultimo sul legno di una Croce! Ti amo da impazzire e sono felice se tu gusti così tanto il mio amore per te che tu hai il coraggio chiaro e luminoso di confessarlo perché ti viene dal profondo e non negherai mai il mio amore e la mia fraternità!”.

Domenica odierna è un elogio di Gesù che non solo ci dice grazie ma che per primo vuole confessare che Ci vuole bene per davvero, e per primo vuole confessare che ha sete della nostra – tua amicizia e del nostro – tuo cuore! Ci conto: tu sei la mia voce per rendere testimonianza alla luce, sei la mia voce per confessare quanto è preziosa la mia amicizia, sei davanti ai miei sandali perché vuoi essere mio discepolo, mio messaggero!”.

Un abbraccio. Catechisti e don Mario