Entriamo nel mese di maggio che in particolare nella nostra Parrocchia è dedicato alla Madonna. Nella Pieve ogni anno abbiamo alzato le mani e i cuori nella preghiera d’intercessione per tutti noi abitanti di Rapolano e per tutta la Santa Chiesa di Gesù. Ancora quest’anno il Signore ci invita con dolcezza a dedicare il tempo e chiedere l’intercessione di Sua Madre nelle nostre necessità. E queste sono tante. Ho sentito tante in questo periodo e posso dire che si uniscono in due gruppi: a cominciare dalle preoccupazioni famigliari fino alla crisi economica e dal divieto di vita sacramentale fino alla probabile crisi della fede. Però come ai discepoli di Emmaus anche a noi Gesù propone in questo mese di maggio il migliore scudo che esiste sulla terra contro la disperazione: la Sua Parola e la Sua Madre, Maria.

Oggi il 1° Maggio, alle ore 21, siamo tutti invitati ad un momento di preghiera, nella basilica di Santa Maria del Fonte a Caravaggio (diocesi di Cremona, provincia di Bergamo). I nostri vescovi raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, affideranno l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza. Sarà possibile seguire questa preghiera in diretta su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky) e InBlu Radio. Ecco l’invito del Presidente della Cei, Card. G. Bassetti (che fra tanto il 6 di maggio doveva presiedere la s. Messa nella Chiesa ai Piani).

Qui troverete il sussidio per la preghiera.  

Ogni anno questo mese comincia con la festa di s. Giuseppe che è un povero lavoratore e nello stesso tempo più felice di tutti perché all’interno della casa di Nazareth è presente Gesù e la Sua Madre. Con Gesù in casa non ci mancherà mai niente e avremmo sempre i segni della presenza della Divina Provvidenza. Poi quest’anno la prossima domenica è dedicata alla preghiera per le vocazioni che è domenica del Buon Pastore.

Vi invito a questa piccola riflessione sul Gesù Buon Pastore.    

Gesù entra dalla porta della nostra anima come il pastore. Sa come entrare, sa come abitare la nostra interiorità e lo sa fare in modo tale che la forza è amore di Dio non devasti la nostra vita. Viene senza alcuna maschera e ci dona la conoscenza delle cose di Dio. Ci porta il dono della Spirito Santo che ci illumina e guida. Lo fa con massima delicatezza perché solo a lui, a Gesù nostro pastore, stiamo a cuore.


Se guardiamo intorno a noi vediamo molti che si “occupano di noi” solo per interesse. Lo fanno per:

  • vendere soluzioni al nostro disagio,
  • per proporci soluzioni improbabili,
  • per manipolarci e ottenere il nostro consenso.

Carissimi, vi chiedo di trovare le sincere risposte a queste domande:

  • a chi sto davvero a cuore?
  • a chi sta a cuore la mia felicità, sul serio, in maniera disinteressata, solo per amore?

Tanti fingono di occuparsi di noi (e Gesù li chiama mercenari) ma, in realtà, si occupano solo del loro interesse. Tanti di noi intendono dopo tante insoddisfazioni e fallimenti pensare: nessuno può agire al posto mio, nessuno può occuparsi di me meglio di me stesso.

Ci sono ancora altri che si lasciano guidare e seguono un Maestro, che li faccia credere in ciò che non è e altri ancora ci fanno credere che siamo uomini e donne di una grande successo! Magari!

Diversamente di tutto e di tutti è nei nostri confronti Gesù: l’unico che sa dove condurci, l’unico che ci conosce più di quanto noi stessi ci conosciamo ed è l’unico che sa che cosa è per noi il bene e il meglio. Di questa realtà parla molto bene s. Efrem:

“Il nostro Signore fu schiacciato dalla morte, ma a sua volta egli la calpestò come una strada battuta. Si sottomise spontaneamente alla morte, accettò volontariamente la morte, per distruggere quella morte, che non voleva morire. Nostro Signore infatti uscì reggendo la croce perché così volle la morte. Ma sulla croce col suo grido trasse i morti fuori dagli inferi, nonostante che la morte cercasse di opporsi.
La morte lo ha ucciso nel corpo, che egli aveva assunto. Ma con le stesse armi egli trionfò sulla morte. La divinità si nascose sotto l’umanità e si avvicinò alla morte, la quale uccise e a sua volta fu uccisa. La morte uccise la vita naturale, ma venne uccisa dalla vita soprannaturale. Siccome la morte non poteva inghiottire il Verbo senza il corpo, né gli inferi accoglierlo senza la carne, egli nacque dalla Vergine, per poter scendere mediante il corpo al regno dei morti. Ma una volta giunto là col corpo che aveva assunto, distrusse e disperse tutte le ricchezze e tutti i tesori infernali.
Cristo venne da Eva, genitrice di tutti i viventi. Ella è la vigna, la cui siepe fu aperta proprio dalla morte per le mani di quella stessa Eva che doveva, per questo, gustare i frutti della morte.
Eva, madre di tutti i viventi, divenne anche causa di morte per tutti i viventi.
Fiorì poi Maria, nuova vite rispetto all’antica Eva, ed in lei prese dimora la nuova vita, Cristo. Avvenne allora che la morte si avvicinasse a lui per divorarlo con la sua abituale sicurezza e ineluttabilità. Non si accorse, però, che nel frutto mortale, che mangiava, era nascosta la Vita. Fu questa che causò la fine della inconsapevole e incauta divoratrice. La morte lo inghiottì senza alcun timore ed egli liberò la vita e con essa la moltitudine degli uomini.
Fu ben potente il figlio del falegname, che portò la sua croce sopra gli inferi che ingoiavano tutto e trasferì il genere umano nella casa della vita. Siccome poi a causa del legno il genere umano era sprofondato in questi luoghi sotterranei, sopra un legno entrò nell’abitazione della vita. Perciò in quel legno in cui era stato innestato il ramoscello amaro, venne innestato un ramoscello dolce, perché riconosciamo colui al quale nessuna creatura è in grado di resistere.
Gloria a te che della tua croce hai fatto un ponte sulla morte. Attraverso questo ponte le anime si possono trasferire dalla regione della morte a quella della vita. Gloria a te che ti sei rivestito del corpo dell’uomo mortale e lo hai trasformato in sorgente di vita per tutti i mortali.
Tu ora certo vivi. Coloro che ti hanno ucciso hanno agito verso la tua vita come gli agricoltori. La seminarono come frumento nel solco profondo. Ma di là rifiorì e fece risorgere con sé tutti.
Venite, offriamo il nostro amore come sacrificio grande e universale, eleviamo cantici solenni e rivolgiamo preghiere a colui che offrì la sua croce in sacrificio a Dio, per rendere ricchi tutti noi del suo inestimabile tesoro”. Dai «Discorsi» di sant’Efrem, diacono. (Disc. sul Signore, 3-4. 9; Opera, ed. Lamy, 1, 152-158. 166-168) – La croce di Cristo, salvezza del mondo.

Suor Lucia, che da piccola ha visto la Madonna a Fatima ci ha lasciato questa forte espressione: “Non vi è alcun problema, sia esso materiale o spirituale, nazionale o internazionale, riguardante una comunità o una famiglia, una nazione, una città, un parrocchia, che non possa essere risolto per mezzo del Rosario.”

La Madonna, quando apparve a Fatima, disse di recitare il rosario ogni giorno. Il rosario è estremamente efficace per ottenere le grazie e i favori che Dio vuol concedere, ma prima è necessario che preghiamo. Dopo la Messa, il rosario è la preghiera più potente per ottenere favori. Preghiamo il rosario ogni giorno come ci ha detto la Madonna di Fatima.

Per i vostri ragazzi e per chi desidera partecipare alla preghiera stampate per favore questa pagina con i fioretti e pregate insieme a loro almeno un mistero del rosario chiedendo l’aiuto nelle vostre necessità e le grazie per le vostre famiglie. Confidando nel Signore e invocando l’intercessione della Madonna spero che il 31.05 di questo messe possiamo rivederci alla Pieve ed in questa l’occasione portate questi fioretti come dono alla Madre della Consolazione, in ringraziamento per la fine dell’epidemia.      

Dio vi benedica. Recitate il rosario ogni giorno

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

Un abbraccio e se uscite di casa fate una visitina alla Pieve a Maria della Consolazione, nostra Madre.