Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro

Ripresa delle Celebrazioni con il popolo dal 18.05

Vademecum per volontari e collaboratori dei Parroci con le misure previste dal Protocollo governativo del 7 maggio 2020

Premesso che ogni Parroco, in quanto legale rappresentante della Parrocchia, deve individuare la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, e avvalersi di volontari e/o collaboratori che favoriscano l’accesso, l’uscita e vigilino sul numero massimo di presenza collettive, si prevedono le seguenti misure di sicurezza:

1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come, per esempio, le sacrestie ed il sagrato.
2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il Parroco individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
3. L’accesso alla chiesa è regolato da volontari e/o collaboratori che favoriscano l’ingresso, l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
4. L’ingresso al luogo di culto è contingentato dall’uso di idonei dispositivi di protezione personale, e coloro che vi accedono sono tenuti ad indossare una mascherina che copra naso e bocca. Agli ingressi siano resi disponibili liquidi igienizzanti.
5. I volontari e/o collaboratori devono indossare adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso, se disponibili, e un evidente segno di riconoscimento.
6. Durante l’accesso e l’uscita andrà rispettata la distanza di sicurezza di almeno 1,5 m.
7. Si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli, le porte rimangano aperte in modo da evitare che porte e maniglie siano toccate.
8. Non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione ai fedeli con sintomi influenzali/respiratori, in presenza di temperatura corporea superiore ai 37,5° e se hanno avuto contatti nei giorni precedenti con persone positive al SARS-CoV-2. 
9. Si favorisca l’accesso delle persone diversamente abili, predisponendo luoghi appositi per la loro partecipazione.

10. All’ingresso di ogni chiesa sia affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:

  • il numero massimo dei partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
  • il divieto di ingresso per chi presenti sintomi influenzali influenzali/respiratori, in presenza di temperatura corporea superiore ai 37,5° e/o abbia avuto contatti nei giorni precedenti con persone positive al SARS-CoV-2;
  • l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

11. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere.
12. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui ad omettere lo scambio del segno di pace.
13. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopra indicate, relative al distanziamento ed all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli Infermi ed Esequie.

                         + Riccardo Fontana, Arcivescovo

Dopo queste indicazioni Arcivescovo Riccardo, precisa alcune questioni importanti:

1. Igienizzazione dei luoghi e degli oggetti:
al termine di ogni celebrazione, l’edificio e ogni suo luogo siano regolarmente
igienizzati (non è richiesto che siano sanificati). Dall’Ufficio Giuridico della CEI, si   
precisa che per “superfici da igienizzare” non si intendono i pavimenti di chiese e
sacrestie, ma solo panche e altri punti di appoggio. Al termine di ogni celebrazione, siano igienizzati tutti gli oggetti utilizzati
2. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario abbiano curato l’igiene delle mani e indossato maschera e guanti monouso rigorosamente trasparenti o bianchi. L’uso dei guanti, qualora ci fosse difficoltà a reperirli, può essere sostituito con l’igienizzazione delle mani, avendo l’accortezza di mostrare all’assemblea il gesto, cioè un “lavabo con sapone”, prima di distribuire la Santa Comunione
3. Si mantengano vuote le acquasantiere della chiesa
4. Non è opportuna la presenza dei sussidi per i canti (libri dei canti e foglietti della messa e nemmeno i foglietti con le intenzioni – verranno appese nella bacheca ed Online)
5. Le eventuali offerte siano raccolte in appositi contenitori, ma non durante la celebrazione (prima della celebrazione all’entrate).
6. La Confermazione e la I Comunione sono rinviate alla fine dell’emergenza COVID 19.